Áudio tour Sala 11 - "Raffaello Politi" - Le necropoli
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All'eclettico Raffaello Politi, che fu un pittore, architetto, archeologo e teorico dell'arte di origini siracusane ma vissuto a Girgenti, è dedicata questa sala, l'ultima del primo percorso che ha visto succedersi le più belle testimonianze materiali ritrovate nell'antica città.
Qui sono esposti corredi tombali e sarcofagi provenienti dalle numerose necropoli che si trovavano nelle vicinanze dell’abitato della greca Akrágas, la romana Agrigentum, dalla fondazione greca dunque, fino all’età paleocristiana.
Le necropoli, per ragioni igieniche, erano organizzate in maniera tale da non interferire nella vita quotidiana degli antichi abitanti e, pertanto, si trovavano lontano dal centro urbano.
Sono state localizzate e scavate la necropoli di Montelusa, che prende nome dalla collinetta prospiciente il mare nella zona presso la foce del fiume Akrágas, dove oggi c'è il borgo marinaro di Agrigento, San Leone, e dove sono stati rinvenuti i corredi più antichi, la necropoli di contrada Pezzino, la più cospicua per numero di tombe e ricchezza di corredi, e poi ,ancora, la necropoli di Poggio Giache, di contrada Mosè, quella rintracciata nel rione cosiddetto Sottogas e quella romana, ubicata sotto il costone su cui sorgono i templi, caratterizzata da tombe monumentali ancora in situ.
Le necropoli erano conosciute già nell'antichità e Politi è noto anche per aver riprodotto, disegnandole, le raffigurazioni di bellissimi vasi attici a figure rosse dei quali, spesso, rimangono soltanto le sue testimonianze grafiche, essendosi persi purtroppo nei mercati clandestini dell'epoca.
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