Tur audio SALA 3 - IL TRASFERIMENTO A RAPINO E L’APPROCCIO ALLA MAIOLICA DIPINTA
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A seguito del triste epilogo della Grande Illustrazione Basilio Cascella decise di accantonare la litografia e di sperimentare la ceramica. Nel 1917 la famiglia Cascella si trasferì a Rapino (CH), piccolo paese dell'entroterra abruzzese con un grande tradizione nella lavorazione delle ceramiche, fondandovi una piccola bottega. Mentre i figli Michele e Tommaso si distinsero nella pittura, Gioacchino, il più piccolo dei tre, rimase per tutta la vita legato all’arte ceramica e all’amata Rapino. Fu una scelta di vita fortemente voluta che l’artista confidò in un’intervista rilasciata al giornalista Franco Simongini: «Potevo andare a Roma, potevo andare a vivere a Milano, ma chi mi dava quella libertà, quell’aria, quel silenzio, quel verde che trovo qui a Rapino?».
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