Comune di Foiano della Chiana

Comune al centro della Valdichiana, ricco di storia, arte e natura, animato durante l’anno da fiere, eventi e iniziative culturali.
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Foiano della Chiana è un Comune di circa 9.500 abitanti in provincia di Arezzo, nel cuore della Valdichiana. Il territorio comunale ha una conformazione a bassa collina: mentre a nord il declivio sporge verso l'area delle colmate, a sud si spinge verso la Valdichiana senese. Attraversato da un tratto del torrente Esse, affluente del Canale Maestro della Chiana, il territorio comunale vede una popolazione concentrata, oltre che nel capoluogo, nella frazione di Pozzo della Chiana.
Foiano e la sua frazione Pozzo vantano origini antichissime, risalenti al VI e il IV secolo a.C., come testimonia la presenza di insediamenti etruschi e reperti archeologici in diversi musei nazionali ed internazionali di provenienza foianese, attestazione di un passato ricco di storia e tradizioni. Resti di un ninfeo di epoca romana, sono in località "La Cisternella", non molto distante dal centro del paese. Dopo un secolo di dominio aretino, il castello di Foiano passa nel 1337 alla Repubblica fiorentina, che provvede al restauro della già esistente cinta muraria a forma ottagonale, realizzata in mattoni rossi e fornita di torri. Conteso per quasi un secolo tra Arezzo e Firenze, Foiano, nel 1387 stende il suo primo statuto. Nel 1453 la Repubblica di Firenze concede alla terra di Foiano di potersi fregiare del medesimo stemma di Firenze e ad un cittadino del titolo di “nobilis vir”, grazie alla strenua resistenza dimostrata dai Foianesi nel corso del lungo assedio al castello da parte delle truppe napoletane l’anno precedente. A questo episodio risale la presenza nello stemma araldico del Comune il “giglio fiorentino oro in campo rosso”, sicuramente più antico e forse riferito all'antico nome dell’abitato "Floriano".
Nel corso del Quattrocento, come centro di confine del Dominio fiorentino, le mura del castello vengono ampliate e rafforzate, tanto da condizionare lo sviluppo urbanistico successivo. Nel nucleo centrale del paese, infatti, si sviluppano alcuni borghi a ridosso della cinta muraria conservando lo stesso andamento ellittico. Entro la prima cerchia muraria sono anche costruiti i principali edifici sacri, la Collegiata dei Ss. Martino e Leonardo, il convento domenicano, l’oratorio della Santissima Trinità e quello della Fraternita di Santa Maria, entrambi afferenti a compagnie laicali con origini medievali. Poco fuori dal centro abitato è invece l’insediamento francescano, di cui è ancora visitabile la chiesa. L’altro grande punto di interesse artistico rinascimentale è il Tempio di S. Stefano alla Vittoria a Pozzo costruito dai Medici all’indomani della vittoria della battaglia di Scannagallo nei luoghi del conflitto che ha rappresentato la base della costruzione della Toscana moderna.
Nel 1525 inizia l’opera di bonifica ad opera dei Medici e poi dei Lorena che nel 1737 succedono ai primi per l’estinzione del casato. Nel 1789 le truppe francesi occupano la Valdichiana. Dopo l’Unità d’Italia il Castello che assume la nuova denominazione di Foiano della Chiana, è tra i primi paesi ad eleggere un Consiglio comunale a maggioranza popolare. Durante la dittatura fascista, nascono nella cittadina toscana associazioni clandestine che intendevano opporsi al regime e trovano la loro ragione di esistere nella lotta di Liberazione e nella Resistenza.
Terra di antiche origini, è caratterizzata dalla costante presenza in loco di personalità importanti: da Andrea e Giovanni della Robbia a Luca Signorelli e il Pomarancio. Proprio relativamente ai della Robbia Foiano vanta tante notevoli opere, che danno a Foiano il carattere di un piccolo e piacevole museo robbiano. Tra tutte spicca la "Madonna della Cintola" nella Collegiata di San Martino, una delle opere più compiute di Andrea, ma anche la "Madonna con il Bambino" nella Chiesa di S. Eufemia, "l’Ascensione" nella Chiesa di San Domenico, il nucleo detto delle "Pie donne" e il "Cristo contornato da angeli" nella Chiesa di San Francesco. Il Cinquecento ha lasciato a Foiano, nella Collegiata di San Martino, anche una grande tavola dipinta da Luca Signorelli raffigurante "l’Incoronazione della Vergine", che rivela l’espressività particolarmente efficace dell’arte del pittore. A cavallo tra il Cinquecento ed il Seicento Antonio Cercignani detto "Il Pomarancio" (1562-1629), è attivo a Foiano dove lascia due grandi dipinti, un olio su tela che rappresenta "La Ss. Trinità con Angeli e Santi", nella Chiesa della Ss. Trinità, e la "Madonna e Santi" collocato nella chiesa della Collegiata. Scultura, pittura, ma soprattutto chiese, edifici, mura castellane, forniscono un’immagine del paese singolare per la bellezza dei materiali impiegati per la costruzione, dove trionfa il fascino del cotto.

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