音频游览 04-Camarina e la viabilità nella Sicilia Sud-orientale
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Camarina in ordine di tempo fu l'ultima delle tre colonie fondate da Siracusa, dopo Acre nel 663 a.C. e Casmene nel 643 a.C.
Perché queste fondazioni?, vi chiederete.
Per un fattore molto semplice: Siracusa intendeva controllare l'ampio territorio sud-orientale e la pianura che da Chiaramonte scende verso Camarina e il mare, aggirando, così, da una parte i forti e agguerriti Siculi, gli abitanti indigeni del massiccio di Hybla, e dall'altra ponendo un argine all'influenza di Gela lungo il confine naturale del fiume Dirillo.
Acre, d'altronde, si elevava come rocca di difesa e di osservazione sull'altipiano tra i fiumi Anapo e Tellaro; Casmene (ormai riconosciuto nell'abitato su Monte Casale) era una fortezza imprendibile posta a oltre 800 metri su una delle cime più alte degli Iblei, da cui si dominava l'odierna Chiaramonte.
Quando, nel 598 a.C., oltre 2600 anni fa, i Siracusani fondarono Camarina concludevano il loro progetto di progressiva penetrazione e di controllo di un ampio e ricco territorio.
Il fatto stesso che lo storico greco Tucidide ci riveli per Camarina i nomi dei condottieri fondatori, gli ecisti, è significativo del fatto che la colonia fu fondata non come avamposto militare, ma come vera e propria città, vocata al commercio sul mare, grazie al suo porto fluviale. al controllo dei traffici e delle rotte marittime e agli scambi verso l'entroterra e le popolazioni indigene.
Sulla base di tali considerazioni scaturite dagli studi di Biagio Pace, di Paolo Orsi e degli scritti di Antonino Di Vita, vi ricostruiamo qui le vie di comunicazione della regione camarinense nell'antichità.
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