Tour audio Alla scoperta delle tradizioni agricole
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Update Required To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.L’Oro verde d’Abruzzo!
Si tratta di uno dei prodotti tipici abruzzesi o meglio “tradizionali” più importanti, frutto di una tenace coltivazione lunga secoli, accuratamente custodita e tramandata di famiglia in famiglia.
L'Abruzzo è la regione verde d’Europa: per i suoi Parchi nazionali e le sue riserve, ma anche per l’incredibile varietà di flora con piante che danno vita a prodotti agroalimentari di assoluta eccellenza.
E i nostri uliveti sono situati proprio nel Parco Nazionale Della Majella, montagna in gran parte rocciosa e ricca di minerali che favoriscono in modo determinante la crescita delle piante di olivo, oltre alle varietà di flora presente nel territorio che danno vita a prodotti agroalimentari di assoluta eccellenza.
Inoltre l'altitudine di Caramanico Terme (600 m.s.l.m.) si dimostra essere una sfida non facile da affrontare per la produzione di olio, poichè i quantitativi sono minori conseguenzialmente alle basse temperature. Da considerare inoltre il rischio durante gli inverni di compromettere l'intero impianto con delle gelate improvvise oltre alle abbondanti nevicate che rallentano il ringiovamento delle piante e velocizzano l'invecchiamento.
La raccolta delle olive principia in ottobre e si protrae fino a dicembre a seconda del clima e della tipologia di cultivar. In particolare in questo uliveto sono presenti le tipiche varietà abruzzesi come leccino, gentile, toccolana e 'ndosso.
Questo periodo autunnale rappresenta una sorta di terra di confine temporale, transizione tra l’estate e l’inverno, in cui le foglie di altre specie vegetali cominciano a cadere e mutare nella forma e nel colore, quelle dell’ulivo invece restano fedeli testimoni di quel verde che tutto l’anno irradia speranza e pace.
Queste caratteristiche e i venti freddi trasmetto all'olio un profumo e un colore spiccato e indistinguibile oltre che ad un sapore unico.
L'olio è la voce delle persone, è il volto del lavoro, è l’immagine della passione che si fa professione e testimonia responsabilità e consapevolezza nei confronti della terra, delle piante e delle olive, al solo fine di realizzare straordinari prodotti dalle infinite virtù nutrizionali e curative.
Per produrre un olio extravergine di qualità è necessario non commettere errori.Bisogna coltivare bene le piante, soddisfare appieno le loro esigenze vegetative, irrigare e concimare se necessario, eseguire le potature correttamente, ma soprattutto proteggere le olive dagli attacchi parassitari, in particolare quello della mosca dell’olivo, monitorando eventuali infestazioni.
È necessario, inoltre, che la raccolta avvenga nel giusto momento, al giusto grado di maturazione, raccogliendo le olive senza determinare traumi eccessivi, perché ogni piccola lesione produce progressive fermentazioni che causano gravi difetti all’olio. Dunque mai troppo mature e mai da terra. Non è solo una questione estetica. Le olive molto mature non regalano oli profumati e sono povere di sostanze antiossidanti, elementi invece fondamentali e preziosi per la nostra salute.
È la trama che valorizza singole esperienze e specificità territoriali, e l’ordito che sostiene la costruzione della conoscenza di un bene comune da proteggere e valorizzare.
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Si tratta di uno dei prodotti tipici abruzzesi o meglio “tradizionali” più importanti, frutto di una tenace coltivazione lunga secoli, accuratamente custodita e tramandata di famiglia in famiglia.
L'Abruzzo è la regione verde d’Europa: per i suoi Parchi nazionali e le sue riserve, ma anche per l’incredibile varietà di flora con piante che danno vita a prodotti agroalimentari di assoluta eccellenza.
E i nostri uliveti sono situati proprio nel Parco Nazionale Della Majella, montagna in gran parte rocciosa e ricca di minerali che favoriscono in modo determinante la crescita delle piante di olivo, oltre alle varietà di flora presente nel territorio che danno vita a prodotti agroalimentari di assoluta eccellenza.
Inoltre l'altitudine di Caramanico Terme (600 m.s.l.m.) si dimostra essere una sfida non facile da affrontare per la produzione di olio, poichè i quantitativi sono minori conseguenzialmente alle basse temperature. Da considerare inoltre il rischio durante gli inverni di compromettere l'intero impianto con delle gelate improvvise oltre alle abbondanti nevicate che rallentano il ringiovamento delle piante e velocizzano l'invecchiamento.
La raccolta delle olive principia in ottobre e si protrae fino a dicembre a seconda del clima e della tipologia di cultivar. In particolare in questo uliveto sono presenti le tipiche varietà abruzzesi come leccino, gentile, toccolana e 'ndosso.
Questo periodo autunnale rappresenta una sorta di terra di confine temporale, transizione tra l’estate e l’inverno, in cui le foglie di altre specie vegetali cominciano a cadere e mutare nella forma e nel colore, quelle dell’ulivo invece restano fedeli testimoni di quel verde che tutto l’anno irradia speranza e pace.
Queste caratteristiche e i venti freddi trasmetto all'olio un profumo e un colore spiccato e indistinguibile oltre che ad un sapore unico.
L'olio è la voce delle persone, è il volto del lavoro, è l’immagine della passione che si fa professione e testimonia responsabilità e consapevolezza nei confronti della terra, delle piante e delle olive, al solo fine di realizzare straordinari prodotti dalle infinite virtù nutrizionali e curative.
Per produrre un olio extravergine di qualità è necessario non commettere errori.Bisogna coltivare bene le piante, soddisfare appieno le loro esigenze vegetative, irrigare e concimare se necessario, eseguire le potature correttamente, ma soprattutto proteggere le olive dagli attacchi parassitari, in particolare quello della mosca dell’olivo, monitorando eventuali infestazioni.
È necessario, inoltre, che la raccolta avvenga nel giusto momento, al giusto grado di maturazione, raccogliendo le olive senza determinare traumi eccessivi, perché ogni piccola lesione produce progressive fermentazioni che causano gravi difetti all’olio. Dunque mai troppo mature e mai da terra. Non è solo una questione estetica. Le olive molto mature non regalano oli profumati e sono povere di sostanze antiossidanti, elementi invece fondamentali e preziosi per la nostra salute.
È la trama che valorizza singole esperienze e specificità territoriali, e l’ordito che sostiene la costruzione della conoscenza di un bene comune da proteggere e valorizzare.
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