Audioguía Sulle orme di Nag Arnoldi a Comano
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Update Required To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.Una passeggiata a Comano alla scoperta delle opere del celebre artista ticinese
Arnoldo (Nag) Arnoldi nasce a Locarno nel 1928. La sua formazione artistica comincia a Lugano, dove frequenta gli atelier dei fratelli Mario e Antonio Chiattone, Giuseppe Foglia, Caro Cotti e Filippo Boldini. Nel 1950 si diploma come costumista teatrale e figurinista a Milano e prosegue la sua formazione a Roma e Venezia, dove studia la tecnica del vetro. In questi anni comincia a dipingere con continuità, fortemente influenzato dall’arte di Picasso e dall’estetica espressionista.
Nel 1951 espone per la prima volta con la Società ticinese di belle arti e nel 1954 ha la sua prima mostra personale presso la Galleria del Sole a Castagnola a cui faranno seguito numerose esposizioni a livello nazionale e internazionale. Negli anni Sessanta si apre una lunga stagione di prolungate permanenze in Messico. Inizialmente invitato per una grande mostra dal Museo Nacional de Arte Moderno, l’artista scopre una cultura ricca e originale che lo farà tornare spesso nel Paese. Durante questi numerosi soggiorni viaggia anche negli Stati Uniti, dove espone regolarmente. Nag non dimentica però le sue radici e torna a lavorare costantemente in Ticino.
A partire dagli anni Settanta si dedica quasi esclusivamente alla scultura, genere artistico prediletto e che lo consacrerà ad artista di fama internazionale. Per oltre un trentennio insegna al Centro scolastico industrie artistiche di Lugano (CSIA) e dal 1971 si trasferisce a Comano, dove vive e lavora fino alla sua morte nel 2017.
Nag ha improntato la sua ricerca artistica attorno a dei nuclei tematici che con grande coerenza e costanza ha saputo rielaborare nel corso degli anni. Tra questi ci sono sin dall’inizio motivi d’ispirazione circense e il cavallo, ai quali si aggiungono il toro e il Minotauro, animali come il gatto o il gufo e una serie di motivi legati alla guerra e al sacro. Molti di questi soggetti si ritrovano nelle numerose testimonianze lasciate dall’artista al comune di Comano, luogo a lui molto caro, dove ha vissuto a lungo e dove ha creato il proprio atelier, visibile ancora oggi.
- 1 L'attesa
- 2 I quattro elementi
- 3 Piazzetta S. Rocco
- 4 Cristo dell’Apocalisse
- 5 Astati
- 6 Cavalli
- 7 Il cavallo
- 8 Resurrezione di Cristo
- 9 Via Crucis - I. Gesù è condannato a morte
- 10 II. Gesù è caricato della croce
- 11 III. Gesù cade per la prima volta
- 12 IV. Gesù incontra sua madre
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Arnoldo (Nag) Arnoldi nasce a Locarno nel 1928. La sua formazione artistica comincia a Lugano, dove frequenta gli atelier dei fratelli Mario e Antonio Chiattone, Giuseppe Foglia, Caro Cotti e Filippo Boldini. Nel 1950 si diploma come costumista teatrale e figurinista a Milano e prosegue la sua formazione a Roma e Venezia, dove studia la tecnica del vetro. In questi anni comincia a dipingere con continuità, fortemente influenzato dall’arte di Picasso e dall’estetica espressionista.
Nel 1951 espone per la prima volta con la Società ticinese di belle arti e nel 1954 ha la sua prima mostra personale presso la Galleria del Sole a Castagnola a cui faranno seguito numerose esposizioni a livello nazionale e internazionale. Negli anni Sessanta si apre una lunga stagione di prolungate permanenze in Messico. Inizialmente invitato per una grande mostra dal Museo Nacional de Arte Moderno, l’artista scopre una cultura ricca e originale che lo farà tornare spesso nel Paese. Durante questi numerosi soggiorni viaggia anche negli Stati Uniti, dove espone regolarmente. Nag non dimentica però le sue radici e torna a lavorare costantemente in Ticino.
A partire dagli anni Settanta si dedica quasi esclusivamente alla scultura, genere artistico prediletto e che lo consacrerà ad artista di fama internazionale. Per oltre un trentennio insegna al Centro scolastico industrie artistiche di Lugano (CSIA) e dal 1971 si trasferisce a Comano, dove vive e lavora fino alla sua morte nel 2017.
Nag ha improntato la sua ricerca artistica attorno a dei nuclei tematici che con grande coerenza e costanza ha saputo rielaborare nel corso degli anni. Tra questi ci sono sin dall’inizio motivi d’ispirazione circense e il cavallo, ai quali si aggiungono il toro e il Minotauro, animali come il gatto o il gufo e una serie di motivi legati alla guerra e al sacro. Molti di questi soggetti si ritrovano nelle numerose testimonianze lasciate dall’artista al comune di Comano, luogo a lui molto caro, dove ha vissuto a lungo e dove ha creato il proprio atelier, visibile ancora oggi.
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