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Audioguía Itinerario Ardesio

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  1. Resumen de audiotour
  2. Resumen de audiotour

    Storia di Ardesio prima parte

    Tratto dal libro: “Memorie storiche del comune di Ardesio “di Annibale Messa. 
    Il comune di Ardesio si distingue per uno stemma che porta inciso il motto “ ARDEO ET RENASCOR”, che farebbe una leggenda popolare secondo la quale l’antico abitato di Ardesio, venne distrutto da un incendio. Resti archeologici confermerebbero quanto detto, tuttavia la ricostruzione del paese venne fatta più a valle dove si trova oggi per le migliori condizioni del territorio. 
    I primi abitanti furono i liguri e gli umbri, popoli stanziatisi in queste zone italiane ma originari della Grecia, che vivevano di agricoltura, pastorizia e caccia. I rifugi e le abitazioni vennero edificati di preferenza lungo le pendici dei monti, per renderne più facile la difesa in caso di aggressione da parte degli abitanti delle zone limitrofe o da animali pericolosi. 
    Successivamente arrivarono gli Etruschi che sfruttarono le miniere di ferro, zinco e argento. Questi furono vinti dai romani che dominarono tra il 396 a.C. e il 196 a.C. 
    Annessa a Roma la comunità di Ardesio fu unificata a quella di Clusone, chiamata allora PAGUS SATURNIS ( Villaggio di Saturno), dove risiedeva un prefetto con giurisdizione militare e civile su tutto il territorio della Valle Seriana Superiore, con l’incarico speciale di custode delle armi. 
    Nel 774 quando Carlo Magno conquistò i longobardi, acquisì la zona dell’Alta Valseriana tra cui i comuni di Clusone e Ardesio, e la diede in amministrazione al vescovo di Tours concedendo privilegi nello sfruttamento delle miniere e dei campi agricoli. 
    Solo nel 1067 tutti ii territori concessi al vescovo di Tours torneranno sotto la diocesi di Bergamo e le miniere passeranno sotto la gestione della famiglia Colleoni, mentre resteranno invariati i diritti feudali di sfruttamento dei campi per la coltivazione e per l’allevamento e una residenza sul lato nord della piazza principale del paese. Questa poi passò in donazione alla famiglia Bigoni e oggi risulta iscritta nell’elenco ufficiale degli edifici monumentali. 
    Ardesio viene menzionato nei documenti ufficiali nel 1004 in occasione della discesa in Italia di Enrico II. Appartenente alla dinastia deli Ottoni fu eletto Re dei Franchi nel 1002 e poi nel 1004 a Pavia ricevette il titolo di Re d’Italia. La sua discesa fu obbligata perché essendo un re che si era concentrato a risolvere le tensioni con i vassalli tedeschi che reclamavano sempre maggiori autonomie, i signori italiani elessero al suo posto come re d’Italia Arduino d’Ivrea. 

  3. 1 Storia di Ardesio Parte 2
  4. 2 Cimitero e viale delle Rimembranze
  5. 3 Sacello di San Rocco
  6. 4 Chiesa dei Disciplini
  7. 5 Il Miracolo Santuario della Madonna delle Grazie
  8. 6 Esterno - Santuario Madonna delle Grazie
  9. 7 Interno - Santuario Madonna delle Grazie Interno
  10. 8 Cripta - Santuario Madonna delle Grazie
  11. 9 Chiesa di San Giorgio (Esterna parte 1)
  12. 10 Chiesa San Giorgio Parte 2
  13. 11 Chiesa San Giorgio interno
  14. 12 Chiesa San Giorgio presbiterio
  1. Resumen de audiotour

    Storia di Ardesio prima parte

    Tratto dal libro: “Memorie storiche del comune di Ardesio “di Annibale Messa. 
    Il comune di Ardesio si distingue per uno stemma che porta inciso il motto “ ARDEO ET RENASCOR”, che farebbe una leggenda popolare secondo la quale l’antico abitato di Ardesio, venne distrutto da un incendio. Resti archeologici confermerebbero quanto detto, tuttavia la ricostruzione del paese venne fatta più a valle dove si trova oggi per le migliori condizioni del territorio. 
    I primi abitanti furono i liguri e gli umbri, popoli stanziatisi in queste zone italiane ma originari della Grecia, che vivevano di agricoltura, pastorizia e caccia. I rifugi e le abitazioni vennero edificati di preferenza lungo le pendici dei monti, per renderne più facile la difesa in caso di aggressione da parte degli abitanti delle zone limitrofe o da animali pericolosi. 
    Successivamente arrivarono gli Etruschi che sfruttarono le miniere di ferro, zinco e argento. Questi furono vinti dai romani che dominarono tra il 396 a.C. e il 196 a.C. 
    Annessa a Roma la comunità di Ardesio fu unificata a quella di Clusone, chiamata allora PAGUS SATURNIS ( Villaggio di Saturno), dove risiedeva un prefetto con giurisdizione militare e civile su tutto il territorio della Valle Seriana Superiore, con l’incarico speciale di custode delle armi. 
    Nel 774 quando Carlo Magno conquistò i longobardi, acquisì la zona dell’Alta Valseriana tra cui i comuni di Clusone e Ardesio, e la diede in amministrazione al vescovo di Tours concedendo privilegi nello sfruttamento delle miniere e dei campi agricoli. 
    Solo nel 1067 tutti ii territori concessi al vescovo di Tours torneranno sotto la diocesi di Bergamo e le miniere passeranno sotto la gestione della famiglia Colleoni, mentre resteranno invariati i diritti feudali di sfruttamento dei campi per la coltivazione e per l’allevamento e una residenza sul lato nord della piazza principale del paese. Questa poi passò in donazione alla famiglia Bigoni e oggi risulta iscritta nell’elenco ufficiale degli edifici monumentali. 
    Ardesio viene menzionato nei documenti ufficiali nel 1004 in occasione della discesa in Italia di Enrico II. Appartenente alla dinastia deli Ottoni fu eletto Re dei Franchi nel 1002 e poi nel 1004 a Pavia ricevette il titolo di Re d’Italia. La sua discesa fu obbligata perché essendo un re che si era concentrato a risolvere le tensioni con i vassalli tedeschi che reclamavano sempre maggiori autonomie, i signori italiani elessero al suo posto come re d’Italia Arduino d’Ivrea. 

Reseñas

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  • Maria Fava

    5 out of 5 rating 10-01-2023

    Sono giunta nel paese per una breve gita e,subito ho notato molta organizzazione.Il tour mi ha permesso di apprendere tante notizie,inoltre il paese di Ardesio si presenta pulito e con tutte le indicazioni che occorrono.Un grazie al Comune che provveda a mantenerlo tale.

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