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Museo Civiche Raccolte d'Arte di Palazzo Marliani Cicogna a Busto Arsizio

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Acerca del museo

Era il 1960 quando il "Museo civico storico artistico" di Busto Arsizio venne  istituito con apposita deliberazione del Comune di Busto Arsizio. Già dall'anno precedente era attivo un comitato con il compito di dare forma all'idea di un Museo della Città, che custodisse in sé tutte le testimonianze storiche, ma  soprattutto artistiche, entrate a far parte del patrimonio municipale. Per diversi  anni, però, l'idea del Museo rimase sulla carta in mancanza di una sede adeguata per esporre i reperti e le opere d'arte. Nel decennio seguente gli  amministratori lavorarono per dare alla collezione una sede definitiva: venne individuato Palazzo Marliani Cicogna, di proprietà Comunale dal 1820.

Il Palazzo fu dimora dei conti Marliani, proprietari del feudo di Busto Arsizio tra XVII e il XVIII secolo, poi dei Cicogna tra 1799 e 1822. Successivamente fu sede degli uffici comunali e distrettuali, che snaturarono in gran parte lo stile e la conformazione strutturale. A metà degli anni '80, si decise di procedere ad un restauro per adibire una parte dello storico palazzo a Museo.
Il 3 maggio 1990 vennero aperte al pubblico le prime otto sale in cui trovarono collocazione una cinquantina di opere tra dipinti, disegni, documenti e sculture.

Già a partire da questo momento, il patrimonio civico venne suddiviso in due ambiti: da una parte il patrimonio della collezione museale, dall'altra il ricco insieme di opere destinato a rimanere negli uffici e nelle sale di rappresentanza del Municipio. Dopo i primi anni di vita del Museo, al nucleo iniziale si aggiunsero altre opere, frutto di donazioni ed acquisti dell'Amministrazione, tra cui la donazione Gaetano Crespi Legorino (1991) e la donazione Don Marco Rossi (1994). Inoltre, dal 1996, l'istituzione dei "Premi di pittura" della Città di Busto Arsizio permise valide occasioni di confronto sulle tendenze più attuali e la formazione della sezione di arte contemporanea, attraverso l'istituto dei premi acquisto. Nel 2002 nuovi interventi di restauro resero possibile il raddoppio degli spazi espositivi, l'apertura di depositi attrezzati per le opere, spazi di servizio per archivi e biblioteca nonché un'area per le mostre temporanee. Numerose e di vario genere quelle ospitate negli anni dal museo. 

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