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Tour audio Sentiero Livio Venturino - Ecomuseo delle Rocche del Roero

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  1. Aperçu de l'audioguide
  2. Aperçu de l'audioguide

    Il Sentiero Livio Venturino collega i due paesi di Montaldo Roero e Baldissero d'Alba, e pertanto può essere percorso sia con partenza da Montaldo Roero (P.za Viglione), sia da Baldissero d'Alba (p.za Martiri).

    AUDIOGUIDA IN FASE DI REALIZZAZIONE: AL MOMENTO E' PRESENTE SOLO LA TRACCIA GPX PER PERCORRERE IL SENTIERO CON LA MAPPA GEOLOCALIZZATA. 

     

    DATI TECNICI:

    Lunghezza: 6 km
    Tempo di percorrenza: 2 h
    Dislivello: 240 m
    Fondo: 80% percorso naturalistico, 20% percorso asfaltato.
    Difficoltà: EF (Escursionista Facile)
    Difficoltà: MD (Mountain Bike Difficile)


    ITINERARIO

    Il Sentiero parte dalla piazza principale di Montaldo Roero, p.za Viglione.
    Lasciando alle spalle la bella e austera chiesa parrocchiale dell’ Annunciazione, originaria del secolo XI e ricostruita nelle attuali forme tardo romaniche nel secolo XIV, e si percorre un breve tratto della strada provinciale con vista sugli erosi e frastagliati versanti della Rocca del Serro.
    Alla palina segnaletica si imbocca la breve, ripida rampa che porta alla chiesetta della Madonna delle Grazie, edificata nel ‘600 in occasione della pestilenza. 
    Dietro la chiesetta inizia il sentiero che seguendo la cresta della rocca “do Cérlic”, con vista mozzafiato su pareti verticali e sul castello di Baldissero d’ Alba, incrociando piste di volpi e tassi, giunge ad un piccolo pilone votivo antistante una fontana (punto acqua).
    Una scoscesa scalinata circondata da castagni selvatici conduce sino alla palina di fondo valle, dove si stagliano altissimi pioppi bianchi (“arbrun”), retaggio della millenaria “Silva Popularis” che un tempo si estendeva in tutto il territorio.
    Qui la Rocca attenua la sua natura selvaggia per incontrare i coltivi.
    Voltando a sinistra, costeggiando il rio della Madonnina, fiancheggiato da equiseti e grandi salici, il sentiero prosegue in fondo valle tra orti e noccioleti. Dopo circa 1 Km raggiunge la località chiamata “Nasau”, dall’antico nome dei maceratoi per la canapa che sfruttavano la presenza in loco di piccoli bacini per la raccolta delle acque (i “bià”). Al bivio palinato “Rocchetta-Costabella” inizia sulla destra una lunga salita, con vista molto panoramica su Montaldo Roero, dominato dalla imponente torre d’avvistamento.
    Siamo sulla “Costabella”, che segna il confine tra i due comuni.
    Attraversando coltivazioni di prugne, nocciole, incontrando qualche solitario ciliegio, si raggiungono in posizione più elevata i vigneti di arneis e nebbiolo.
    Dopo un falso piano con dossi e curve appena accennate, inizia un’ impegnativa salita bordeggiata  da rovi, uva turca e robinie, che supera i terreni argillosi e sabbiosi formatisi con la sedimentazione marina (Pliocene e Villafranchiano) per raggiungere i più recenti depositi  sabbiosi-ghiaiosi di origine alluvionale dalle tonalità rossastre.
    Raggiunta la quota pianeggiante in località Rocchetta, il sentiero prosegue attraversando un bosco di bagolari (in dialetto “favarun”, i cui rami un tempo venivano ricercati per costruire i manici degli attrezzi da lavoro nei campi).
    Transita quindi in prossimità del castello Colonna, rifatto a fine ‘800 sul sito esistente dal medioevo nelle attuali forme neogotiche e sbocca nell’ abitato di Baldissero al bivio con palina, dove si svolta a destra per attraversare il paese nella sua via principale e proseguire sulla provinciale in direzione di Montaldo Roero.
    In località “Canemorto” inizia il territorio di Montaldo Roero.
    Alla palina sulla destra, il sentiero continua inoltrandosi per un breve tratto pianeggiante per raggiungere, dopo una breve erta salita, la sommità in località denominata “Tampette”.
    Prosegue quindi a sinistra lungo la cresta della Rocca, e in prossimità delle prime case del paese inizia la discesa per giungere in piano sino alla palina posta vicino al pilone di Santa Libera.
    Proseguendo a destra sulla provinciale e attraversando il suggestivo ponte proteso sul vuoto tra la Rocca del Serro ed il diaframma che la divide dalla Rocca “do Cèrlic” (ora noto come “Ponte dei Sapori”), si ritorna alla piazza Viglione dove l’escursione ha termine.

  3. 1 Montaldo Roero - Cenni storici e monumenti
  4. 2 Le Rocche del Roero
  5. 3 Noccioleti del Roero
  1. Aperçu de l'audioguide

    Il Sentiero Livio Venturino collega i due paesi di Montaldo Roero e Baldissero d'Alba, e pertanto può essere percorso sia con partenza da Montaldo Roero (P.za Viglione), sia da Baldissero d'Alba (p.za Martiri).

    AUDIOGUIDA IN FASE DI REALIZZAZIONE: AL MOMENTO E' PRESENTE SOLO LA TRACCIA GPX PER PERCORRERE IL SENTIERO CON LA MAPPA GEOLOCALIZZATA. 

     

    DATI TECNICI:

    Lunghezza: 6 km
    Tempo di percorrenza: 2 h
    Dislivello: 240 m
    Fondo: 80% percorso naturalistico, 20% percorso asfaltato.
    Difficoltà: EF (Escursionista Facile)
    Difficoltà: MD (Mountain Bike Difficile)


    ITINERARIO

    Il Sentiero parte dalla piazza principale di Montaldo Roero, p.za Viglione.
    Lasciando alle spalle la bella e austera chiesa parrocchiale dell’ Annunciazione, originaria del secolo XI e ricostruita nelle attuali forme tardo romaniche nel secolo XIV, e si percorre un breve tratto della strada provinciale con vista sugli erosi e frastagliati versanti della Rocca del Serro.
    Alla palina segnaletica si imbocca la breve, ripida rampa che porta alla chiesetta della Madonna delle Grazie, edificata nel ‘600 in occasione della pestilenza. 
    Dietro la chiesetta inizia il sentiero che seguendo la cresta della rocca “do Cérlic”, con vista mozzafiato su pareti verticali e sul castello di Baldissero d’ Alba, incrociando piste di volpi e tassi, giunge ad un piccolo pilone votivo antistante una fontana (punto acqua).
    Una scoscesa scalinata circondata da castagni selvatici conduce sino alla palina di fondo valle, dove si stagliano altissimi pioppi bianchi (“arbrun”), retaggio della millenaria “Silva Popularis” che un tempo si estendeva in tutto il territorio.
    Qui la Rocca attenua la sua natura selvaggia per incontrare i coltivi.
    Voltando a sinistra, costeggiando il rio della Madonnina, fiancheggiato da equiseti e grandi salici, il sentiero prosegue in fondo valle tra orti e noccioleti. Dopo circa 1 Km raggiunge la località chiamata “Nasau”, dall’antico nome dei maceratoi per la canapa che sfruttavano la presenza in loco di piccoli bacini per la raccolta delle acque (i “bià”). Al bivio palinato “Rocchetta-Costabella” inizia sulla destra una lunga salita, con vista molto panoramica su Montaldo Roero, dominato dalla imponente torre d’avvistamento.
    Siamo sulla “Costabella”, che segna il confine tra i due comuni.
    Attraversando coltivazioni di prugne, nocciole, incontrando qualche solitario ciliegio, si raggiungono in posizione più elevata i vigneti di arneis e nebbiolo.
    Dopo un falso piano con dossi e curve appena accennate, inizia un’ impegnativa salita bordeggiata  da rovi, uva turca e robinie, che supera i terreni argillosi e sabbiosi formatisi con la sedimentazione marina (Pliocene e Villafranchiano) per raggiungere i più recenti depositi  sabbiosi-ghiaiosi di origine alluvionale dalle tonalità rossastre.
    Raggiunta la quota pianeggiante in località Rocchetta, il sentiero prosegue attraversando un bosco di bagolari (in dialetto “favarun”, i cui rami un tempo venivano ricercati per costruire i manici degli attrezzi da lavoro nei campi).
    Transita quindi in prossimità del castello Colonna, rifatto a fine ‘800 sul sito esistente dal medioevo nelle attuali forme neogotiche e sbocca nell’ abitato di Baldissero al bivio con palina, dove si svolta a destra per attraversare il paese nella sua via principale e proseguire sulla provinciale in direzione di Montaldo Roero.
    In località “Canemorto” inizia il territorio di Montaldo Roero.
    Alla palina sulla destra, il sentiero continua inoltrandosi per un breve tratto pianeggiante per raggiungere, dopo una breve erta salita, la sommità in località denominata “Tampette”.
    Prosegue quindi a sinistra lungo la cresta della Rocca, e in prossimità delle prime case del paese inizia la discesa per giungere in piano sino alla palina posta vicino al pilone di Santa Libera.
    Proseguendo a destra sulla provinciale e attraversando il suggestivo ponte proteso sul vuoto tra la Rocca del Serro ed il diaframma che la divide dalla Rocca “do Cèrlic” (ora noto come “Ponte dei Sapori”), si ritorna alla piazza Viglione dove l’escursione ha termine.

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