Catacombe dei Cappuccini
Immortalate nelle pagine di Alexandre Dumas, Guy de Maupassant e Mario Praz, le Catacombe dei Cappuccini di Palermo rappresentano una testimonianza unica al mondo. Non soltanto per il numero di mummie qui conservate nel corso di oltre quattro secoli di storia, ma anche perché il sito siciliano racchiude pagine importantissime sulle tecniche di mummificazione che si sono succedute attraverso i secoli e sulla vita e la morte di personaggi illustri che qui trovarono riposo. Nato nelle Marche, l’Ordine dei Frati Minori Cappuccini si stabilì a Palermo nel 1534, e in quello stesso anno il senato della città siciliana concesse ai religiosi il permesso di edificare il proprio convento accanto alla chiesa di Santa Maria della Pace. Alla fine del XVI secolo una scoperta casuale determinò una svolta decisiva. A quel tempo, i defunti venivano inumati in un’ampia fossa esterna adiacente alla chiesa. La necessità di svuotare la sepoltura per riutilizzarla portò alla luce quarantacinque corpi di religiosi perfettamente conservati. Un’incorruttibilità, questa, che venne immediatamente interpretata come segno di un intervento divino: nel 1599 quaranta di queste salme vennero quindi trasferite in un ambiente scavato appositamente dietro l’altare maggiore. Presto furono conservate altre mummie di frati che vivevano e morivano a Palermo, così che si rese necessaria la costruzione di un’altra stanza e di una cappella. Una vera e propria dimensione sotterranea stava lentamente prendendo forma.Le Catacombe raggiunsero le dimensioni pressoché attuali nel 1732, anche se per il completamento dei lavori si dovette attendere fino al 1823. In un primo tempo questo luogo era riservato esclusivamente ai religiosi, ma gradatamente, nel corso del XVII secolo, anche i nobili e i sostenitori dell’Ordine iniziarono ad essere ammessi. Si rese quindi necessaria la divisione del sito in settori: frati, uomini, donne, sacerdoti, professionisti e persino bambini. Si trattava, per la stragrande maggioranza, di membri della nobiltà e della media e alta borghesia, in grado di sostenere economicamente le spese onerose dell’inumazione. Le Catacombe cessarono di accogliere le salme solo alla fine dell'Ottocento, a seguito di un divieto datato 1880, anche se alcuni corpi vennero eccezionalmente ammessi fino alla metà del secolo successivo.
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