Tur audio Sala IV - Biologia
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La sala raccoglie in massima parte materiale proveniente da Capri. Sono conservati vari esemplari della fauna marina dell’Isola. Per tali ricerche Ignazio Cerio ideò e costruì una particolare draga che gli consentì di prelevare oltre a forme varie di flora e fauna anche sedimenti incoerenti dei fondali circostanti Capri e fino a circa 500 metri di profondità. Questa attività, successivamente sviluppata con le ricerche oceanografiche di Krupp e Lo Bianco, richiamò i maggiori studiosi di malacologia dell’epoca; tra questi Tommaso Di Maria Alleri, marchese di Monterosato, e Raffaello Bellini. Ciò permise, già per quell’epoca, una migliore conoscenza della fauna dei molluschi non solo terrestri ma anche marini del Golfo di Napoli e la distribuzione batimetrica di questi ultimi.
Contemporaneamente agli studi sopracitati, Ignazio Cerio si interessò anche alla fauna terrestre; promosse studi sulla Lucertola azzurra dei Faraglioni, di cui il Museo conserva alcuni esemplari in provetta. Questa particolare varietà di sauro, dalle scaglie del dorso color cobalto e del ventre di uno sgargiante azzurro Sevres, fu fonte di vivaci polemiche scientifiche per quanto riguardava la posizione sistematica, i motivi della colorazione bluastra e le implicazioni evolutive.
Tra gli altri organismi marini e terrestri raccolti da Cerio o di cui promosse gli studi, sono conservati al Museo interessanti esemplari di Spugne, Echinodermi tra cui ricci e stelle di mare, Artropodi, con vari esemplari di Crostacei, e Celenterati tra cui grosse colonie di Corallo rosso.
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