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Музей Gli attori della cultura e ricostruzione barocca a Catania dopo il 1693

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In questa audioguida vi racconteremo le storie di alcuni dei più noti personaggi della Catania settecentesca: scoprirete la storia degli aristocratici e degli illustri membri del clero che si sono distinti per aver contribuito alla rinascita della città barocca dalle sue ceneri dopo il catastrofico terremoto del 1693. 

E sarà proprio il terremoto a darvi il benvenuto raccontando le sue pene nell'aver ridotto in macerie la bella città e le sue imponenti fortificazioni cinquecentesche.
Toccherà poi a Mario Cutelli, il famoso giurista cui è intitolata la nostra scuola, che portò con sé nella tomba il sogno di un collegio che potesse formare nobili colti in grado di amministrare con giudizio il paese.
Sarà la volta poi del Duca di Camastra che, nominato vicario generale per il Val Demone e Val di Noto dal viceré Uzeda, avrà il merito di ridisegnare il nuovo assetto urbano della nostra città.
Nel 1729 arrivò a Catania, che allora era tutta un fervore di cantieri di ricostruzione, anche l'abate architetto Vaccarini, al seguito del neo eletto vescovo Galletti. Figuratevi che, per la quantità di incarichi che gli vennero  assegnati per la realizzazione di edifici sia civili che religiosi, fu persino nominato "architetto della città" nel 1735!
A questo quadro non poteva mancare il più celebre fra tutti, Ignazio Paternò Castello, V Principe di Biscari collezionista  con la passione per gli  scavi archeologici, che a metà del 1700 inaugurò il suo personale museo, nel palazzo di famiglia.
Protagonista del collezionismo, tipico del gusto antiquario dell'epoca, fu un altro importante personaggio, il priore Placido Maria Scammacca, che costituì il primo grande nucleo della collezione dei monaci benedettini, all'interno del Monastero di San Nicolò, accanto alla meravigliosa biblioteca curata dall'abate Vito Amico, storiografo del re e collezionista anch'egli.

Il segno più tangibile della vitalità, che seguì alla rinascita dopo la distruzione di tutto il Val di Noto, fu certamente la cultura dell'organizzazione del tessuto urbano.
Catania, inoltre, si distinse per l'accresciuta importanza dello Studium, l'Università.

Proprio l'Università fu terreno di conflitto tra la direzione ecclesiastica e quella laica, in un'epoca in cui i governi cominciavano ad avocare a sé il controllo della cultura.
Proliferarono perciò i centri privati di studio, le biblioteche private, le associazioni, le accademie. La terribile esperienza del terremoto e l'incombere del vulcano indirizzarono il dibattito culturale verso un progresso concreto delle scienze geologiche, mineralogiche, vulcanologiche.
Si iniziò a superare, così, la disputa tra scienza e fede, e con l'opera del canonico Giuseppe Recupero (1720-1778) si diede inizio a uno studio scientifico del fenomeno vulcanico.
Né fu da meno il vescovo Salvatore Ventimiglia, fondatore di una ricca biblioteca poi lasciata all'Università; così come meritano un ricordo figure quali Nicola Spedalieri (1740-1795), l'ingegnere Giuseppe Zahra Buda (1730-1817), proveniente da Malta, che riuscì a risolvere il problema della costruzione di un molo nel porto; o il naturalista Giuseppe Gioeni d'Angiò (1747-1822), cui si intitolò una celebre Accademia.
Il musicista Giuseppe Geremia (1732-1814) rappresentò la continuità di una cultura musicale che avrebbe dato i suoi frutti nel secolo successivo, con la vetta più assoluta mai raggiunta a Catania: Vincenzo Bellini!

Insomma, avrete capito che a  Catania un ambiente culturale vivace, che verso la fine del secolo fu percorso dai quei fermenti innovatori e laici che portarono la città ad affacciarsi al 1800 come una città giacobina, borghese e democratica.

Adesso, scoprite con noi le storie di questi uomini, che fecero grande e famosa la splendida città barocca di Catania, facendola risorgere ancora una volta, più bella di prima!                       



Questa audioguida è stata realizzata dagli studenti del Liceo Classico "Mario Cutelli", coordinati dalla professoressa Francesca Ferreri, nell'ambito del Polo DiCultHer Sicilia per il progetto "Scuola e DiCultHer insieme per la titolarità culturale degli studenti. Patrimonio culturale, sviluppo territoriale, cittadinanza e digitale” e del progetto per la Rete nazionale Scuole associate UNESCO "Illuminiamo la città barocca", volto alla valorizzazione di parte del patrimonio barocco lungo un itinerario del centro storico della città di Catania, attraverso uno storytelling dei principali attori della cultura locale del XVIII secolo, da proiettare su alcuni edifici di interesse storico e artistico.
Questa audioguida fa parte del progetto Sicilia Beni Culturali coordinato da Elisa Bonacini

 

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  • 21, Piazza Duomo, Giudecca, Centro storico, Катания, Сицилия, 95131, Италия

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  • Angelo

    5 out of 5 rating 04-13-2019

    Molto simpatica e approfondita questa guida!!! Aiuta a non dimenticare i protagonisti della rinascita catanese!

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