博物馆 Museo Civico Archeologico della Civiltà Etrusca Enrico Pellegrini & Museo
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博物馆信息
关于博物馆
La denominazione Musei Civici di Pitigliano comprende due distinte realtà, che si integrano a vicenda. Il Museo Civico Archeologico della Civiltà Etrusca, completamente rinnovato nell’apparto espositivo e didattico, comprende i materiali archeologici delle due città etrusche situate nel territorio comunale: Poggio Buco e Pitigliano. Il Museo archeologico all’aperto Alberto Manzi, aperto nel 2003, con gli allestimenti didattici nelle tombe e i modelli di abitazioni protostoriche ed etrusche, immerge il visitatore nell’ambiente dai quali gli oggetti esposti nel museo provengono.
Il museo all’aperto “La città dei vivi - la città dei morti" nasce da un’idea del mai dimenticato “maestro” Alberto Manzi, sindaco di Pitigliano tra il 1995 e il 1997. Il progetto si caratterizza per il forte valore didattico e per l’impegno a valorizzare il patrimonio naturale e storico, che ha reso famoso il paese.
L’area archeologica comprende un pianoro tufaceo, simile a quella sul quale è impiantato il suggestivo borgo medievale di Pitigliano, già sede di un insediamento protostorico e di una città etrusca, circondato da profonde e strette valli, lungo le pendici delle quali si sono sviluppate le necropoli etrusche dell'Orientalizzante e dell'età arcaica attraversate da sentieri profondamente scavati nella roccia tufacea: le cosiddette "vie cave".
Il parco consente al visitatore di immergersi completamente nella storia di questi luoghi. Passeggiando nella "città dei vivi" è possibile rivivere le varie fasi dell'impianto urbano, dall'articolato villaggio protostorico dell'età del bronzo finale, rappresentato da un modello didattico di abitazione del tipo a capanna circolare realizzato in dimensioni vicine al vero, alla città etrusca con la casa a tre vani e portico, che consente, con scorci virtuali, di osservarne l’interno.
Una via "cava" conduce alla sottostante "città dei morti", dove è possibile visitare la necropoli etrusca del Gradone, in uso dalla seconda metà del VII fin quasi alla fine del VI secolo a.C. Qui è possibile visitare la tomba “dimostrativa” all’interno della quale è stata allestita la sepoltura della coppia di sposi i Larth e Velia e rivivere, in tal modo, la sacralità e le emozioni di una cerimonia funebre etrusca. Un’ulteriore discesa conduce alla necropoli di San Giovanni con tombe dal VI al IV-inizi III secolo a.C. All’interno di una monumentale tomba con coppia di pilastri sono esposti alcuni pannelli con le immagini delle animazioni teatrali in costume che si svolgono nel periodo estivo.
Una esemplificazione del vasellame rinvenuto nelle camere funerarie è esposta nel museo archeologico della civiltà etrusca ospitato nella Fortezza Orsini.
Gli inizi del Museo di Pitigliano risalgono al lontano 1864. Durante il secolo scorso l’esposizione fu più volte riordinata per fare posto ai sempre più numerosi ritrovamenti dalla zona, ma dopo l’ultima guerra, ridotto in uno stato di grave decadenza, fu chiuso e i reperti superstiti furono spostati a Grosseto e a Firenze.
La riapertura fu resa possibile nel 1995 grazie alla donazione della collezione Vaselli al Comune di Pitigliano. Si tratta di un migliaio di reperti provenienti dalla necropoli di Poggio Buco, dove Adele Vaselli aveva condotto scavi nei terreni di sua proprietà negli anni 1955-60.
Della collezione Vaselli fanno parte numerosi vasi con decorazione geometrica insieme ad un importante nucleo di vasi etrusco-corinzi e di rari vasi di bucchero con decorazione a rilievo, tra i quali si segnalano i grandi crateri e le anfore per l’acqua databili nella prima metà del VI secolo a.C.
Il percorso espositivo è stato completamente rinnovato nel 1999 con l’inserimento degli oggetti che documentano la frequentazione di Pitigliano nell’età preistorica ed etrusca. Dall’area detta ‘Le macerie’, all’interno del centro storico di Pitigliano (scavata nel corso del 1998), provengono reperti riferibili ad un arco di tempo che va dall’età del Bronzo Finale al III secolo a.C., mentre i particolari vasi di età etrusca del VII-VI sec. a.C. sono documentati dalle ceramiche della collezione B. Martinucci, precedentemente conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Particolarmente prezioso il un frammento di kylix attica a figure nere attribuita al famoso pittore greco Exekìas.
Lungo il percorso espositivo è visibile un magazzino-laboratorio con ceramiche in corso di restauro.
展览
包含音频的展览
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Sala 2 - Necropoli di Poggio Buco – Olla del danzatore
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Sala 4 - Necropoli di Poggio Buco – Cratere tetransato
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Sala 4 – Necropoli di Poggio Buco – Hydria con decorazione applicata a rilievo
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Sala 4 – Necropoli di Poggio Buco – l’Anfora degli Anforoni squamati (Pittore di Le Havre) e le altre produzioni etrusco-corinzie
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Museo Civico archeologico all’aperto “Alberto Manzi”
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La necropoli di San Giovanni Nepomuceno e le tombe monumentali
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