音频游览 Scopriamo i beni di Termini Imerese
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Update Required To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.Noi ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Tisia d'Imera” di Termini Imerese (PA), abbiamo frequentato il progetto STEM “scopriamo la nostra città”, - DM 65/2023 incoraggiato dalla nostra Preside la Prof.ssa Antonina Raineri e condotto dal nostro esperto interno Prof.ssa Miriam Cerami e dal tutor il Prof.re Giuseppe Guggino che ci hanno fatto conoscere tanti beni culturali della nostra Termini Imerese chiamata da Cicerone “Civitas splendidissima”. La nostra scuola, ad indirizzo musicale, è intitolata ad uno dei più grandi cantori e poeti d'Europa: Tisia d'Imera o meglio conosciuto come Stesicoro. Verosimilmente sappiamo che visse a Himera, colonia greca, fondata, secondo la testimonianza di Diodoro Siculo, nel 648 aC, e famosa per la nota battaglia del 480 aC contro i punici nonchè per la presenza di personalità importanti come il nostro Tisia o l'atleta Crisone, quest'ultimo vincitore di ben tre olimpiadi nella corsa.
Tisia d'Imera, grande rapsodo (cucitore di canti), che ha lavorato sul ciclo troiano, meglio conosciuto per le sue opere sulla saga tebana e degli Argonauti, sul ciclo di Eracle, la saga eolica e alcune leggende locali di argomento bucolico, come la leggenda del cavallo e del cervo. Ebbe una lunghissima fama anche dopo la sua morte. Si racconta che i giovani imparavano le sue opere a memoria così come fece il grande Socrate che prima dell'esecuzione della sua condanna a morte eseguì un canto di Stesicoro.
In suo onore fu eretta una statua che i Cartaginesi trafugarono e sistemarono nella loro città dopo aver sconfitto gli Imeresi nella battaglia del 409 aC; Scipione l'Africano la recuperò e la restituì a Thermai Himerai, l'attuale Termini Imerese. Stesicoro è stato raffigurato in una moneta di Thermai del II secolo aC appoggiato a un bastone mentre legge un libro e anche nello stemma di città insieme a San Calogero ea Oti, alla dea dell'Abbondanza. Lo troviamo anche rappresentato all'interno della Camara Picta dell'attuale Palazzo Comunale e nella facciata principale della nostra scuola, in un murale realizzato alcuni anni fa dai locali Pittamuri.
E' stato anche ricordato da Andrea Camilleri nelle sue interviste impossibili o nel dialogo teatrale dello storico termitano Roberto Tedesco e dall'appassionato della questione omerica Michele Longo che ha redatto un libro dal titolo: "L'enigma Omero. E' Stesicoro da Himera l'autore dell'Iliade ed Odissea?'".
Stesicoro morì intorno al 555 a. C. a Catania in esilio.
testo e voce di Alberto Raneri - 1 Villa Palmeri con i ruderi della curia romana, il campanile della chiesa di S. Giovanni e le opere di Tommaso Geraci
- 2 Ruderi Anfiteatro romano e Biblioteca Liciniana
- 3 Casa Museo Filippo Sgarlata e incontro con il Sig. Fabio nipote dell'artista Filippo Sgarlata
- 4 La Camera Picta all'interno del Palazzo di Città
- 5 Museo civico Baldassare Romano
- 6 Palazzo Sansone-Chiarano alla Gancia
- 7 Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria
- 8 Il Riparo del Castello e la preistoria a Termini Imerese
- 9 Chiesa di San Giacomo
- 10 Chiesa Maria Santissima Annunziata
- 11 Il Grand Hotel delle Terme
- 12 Le antiche terme romane
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Tisia d'Imera, grande rapsodo (cucitore di canti), che ha lavorato sul ciclo troiano, meglio conosciuto per le sue opere sulla saga tebana e degli Argonauti, sul ciclo di Eracle, la saga eolica e alcune leggende locali di argomento bucolico, come la leggenda del cavallo e del cervo. Ebbe una lunghissima fama anche dopo la sua morte. Si racconta che i giovani imparavano le sue opere a memoria così come fece il grande Socrate che prima dell'esecuzione della sua condanna a morte eseguì un canto di Stesicoro.
In suo onore fu eretta una statua che i Cartaginesi trafugarono e sistemarono nella loro città dopo aver sconfitto gli Imeresi nella battaglia del 409 aC; Scipione l'Africano la recuperò e la restituì a Thermai Himerai, l'attuale Termini Imerese. Stesicoro è stato raffigurato in una moneta di Thermai del II secolo aC appoggiato a un bastone mentre legge un libro e anche nello stemma di città insieme a San Calogero ea Oti, alla dea dell'Abbondanza. Lo troviamo anche rappresentato all'interno della Camara Picta dell'attuale Palazzo Comunale e nella facciata principale della nostra scuola, in un murale realizzato alcuni anni fa dai locali Pittamuri.
E' stato anche ricordato da Andrea Camilleri nelle sue interviste impossibili o nel dialogo teatrale dello storico termitano Roberto Tedesco e dall'appassionato della questione omerica Michele Longo che ha redatto un libro dal titolo: "L'enigma Omero. E' Stesicoro da Himera l'autore dell'Iliade ed Odissea?'".
Stesicoro morì intorno al 555 a. C. a Catania in esilio.
testo e voce di Alberto Raneri
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