Musei Archeologici Pitigliano

Museo Civico Archeologico della Civiltà Etrusca Enrico Pellegrini & Museo Archeologico all'aperto Alberto Manzi
Follow us

Museo Civico Archeologico della Civiltà Etrusca Enrico Pellegrini

Il Museo, inaugurato l'11 marzo 1995, si trova in un'ala della grande struttura del Palazzo Orsini. Il ricco percorso espositivo ruota intorno al laboratorio di restauro, anch'esso vetrina di reperti di grande interesse. Le sale dedicate alla collezione Vaselli - Necropoli Poggio Buco - accolgono una preziosa raccolta di ceramiche da simposio in Bucchero e vasi di produzione etrusco-corinzia (590-560 a.C.).

La Collezione del Cav. Bernardino Martinucci - Necropoli Pitigliano- comprende oggetti in ceramica acroma e in argilla depurata ad impasto bruno levigato (VII sec. a.C.), un raffinato frammento di una kylix attica (530 a.C.) decorato a figure nere attribuito alla cerchia del pittore di Exechias.

I reperti provenienti dalle zone "Macerie e Versante settentrionale di Pitigliano" testimoniano la presenza dei primi insediamenti abitativi sullo sperone tufacei sin dal periodo del Bronzo finale (XII-XI sec. a.C).

 

Museo Archeologico all'aperto Alberto Manzi

Alberto Manzi, - Maestro, pedagogo e scrittore - ha ideato il Museo durante il suo mandato amministrativo, purtroppo non completato a causa della sua scomparsa (1995-1997). Le linee guida che hanno ispirato la progettazione dell’area museale, inaugurata nel luglio 2004, sono state due: attuare una conservazione integrata del patrimonio ambientale e architettonico riscoperto e consentire al visitatore di immergersi completamente nella storia di questi luoghi. Il parco è articolato in due settori: la "Città dei Vivi", con ricostruzioni didattiche (capanna protostorica e casa arcaica etrusca), e la "Città dei Morti" con le Necropoli del Gradone (VII – metà VI secolo a.C.) e di San Giovanni Nepomuceno (VI- IV secolo a.C.; inizio III secolo a.C.). Le due "Città" sono collegate tra loro attraverso la Via Cava del Gradone, antica via scolpita nel tufo litoide e oggi suggestivo percorso storico-naturalistico. Da tempo le camere funerarie sono state svuotate dei loro arredi, ma in questo luogo è possibile rivivere la sacralità e le emozioni di una cerimonia funebre etrusca grazie al nuovo allestimento della "Tomba degli Sposi" ubicata lungo il percorso. Da questa tomba, dopo aver superato con un moderno ponte in legno il torrente Meleta, si raggiunge si possono raggiungere alcuni monumenti funerari recentemente riportati alla luce come la cosiddetta “Tomba del Frontone o del Guerriero”, la più grande nota a Pitigliano e la “Tomba dipinta” con porta corniciata, entrambe facenti parte della Necropoli di San Giovanni.

Sono presenti area picnic e ampio parcheggio. Si consiglia di indossare scarpe comode. Sentiero sconnesso con gradoni e breccia libera.

Create your own audio tours!

Use of the system and the mobile guide app is free

Start

App preview on iOS, Android and Windows Phone