Audio tour Trekking a Marciano
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Update Required To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.Dal Sentiero della Bonifica del Canale Maestro della Chiana, all’altezza dell’area di sosta di Marciano, nei pressi del Ponte di Cesa, uscendo sulla provinciale in direzione del capoluogo, ci troviamo al centro della Valdichiana, della sua storia, delle sue tradizioni culturali e delle sue bellezze artistiche e naturalistiche. Immaginiamo il percorso di una ideale storia a ritroso nel tempo, che ci porta dal grande impulso dato all’agricoltura negli ultimi due secoli, con l’industrializzazione di certi processi della lavorazione della barbabietola da zucchero e del tabacco, esemplificati nell’imponente zuccherificio della Pescaia, fino alle tracce più antiche di strade romane, passando per le testimonianze dei secoli di grandi conflitti come la Battaglia di Scannagallo. Il paesaggio che attraversiamo è il frutto di doti naturali del territorio mescolate ad una abbondante quantità di sapiente lavoro umano svolto attraverso i secoli. Abbiamo di fronte un “museo diffuso”, insieme di luoghi, situazioni, eventi, saperi e pratiche che si ritrovano anche nel modo di essere e di fare della gente. Gli argini del canale della Chiana, dei torrenti Esse e Leprone, la strada sul crinale delle colline che dall’incrocio di Badicorte porta ai Boschi Salviati, sono l'ideale per passeggiate ecologiche (soprattutto per l’”ecologia della mente”). Facilmente lungo i corsi d’acqua, s'incontrano le gallinelle acquatiche e l'airone cinerino, mentre in collina le macchie di bosco e le colture di vite e di olivo si affollano davanti ai nostri occhi. Dappertutto i colori - a seconda delle stagioni – sono quelli rilassanti del grano verde in primavera, l’oro e il giallo corroboranti del grano maturo e dei girasoli in estate, d'autunno e in inverno il marrone caldo e il bruno della terra arata ci fanno scivolare in una piacevole malinconia omeopatica e ci inducono alla meditazione. Mescolati insieme a quelli delle opere di Bartolomeo della Gatta e di altri artisti toscani, conservate in questo territorio, ci fanno sperimentare una tonica e salutare cromoterapia.
- 1 Rocca e torre di Marciano
- 2 Torre dell'orologio
- 3 Chiesa SS.Andrea e Stefano
- 4 Badicorte
- 5 Chiesa di San Michele Arcangelo
- 6 Oratorio di Santa Maria delle Grazie
- 7 Fattoria di Cesa
- 8 Zuccherificio Braubach
- 9 Ponte di Cesa – Area di sosta attrezzata KM. 42 Marciano della Chiana
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Update Required To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.Dal Sentiero della Bonifica del Canale Maestro della Chiana, all’altezza dell’area di sosta di Marciano, nei pressi del Ponte di Cesa, uscendo sulla provinciale in direzione del capoluogo, ci troviamo al centro della Valdichiana, della sua storia, delle sue tradizioni culturali e delle sue bellezze artistiche e naturalistiche. Immaginiamo il percorso di una ideale storia a ritroso nel tempo, che ci porta dal grande impulso dato all’agricoltura negli ultimi due secoli, con l’industrializzazione di certi processi della lavorazione della barbabietola da zucchero e del tabacco, esemplificati nell’imponente zuccherificio della Pescaia, fino alle tracce più antiche di strade romane, passando per le testimonianze dei secoli di grandi conflitti come la Battaglia di Scannagallo. Il paesaggio che attraversiamo è il frutto di doti naturali del territorio mescolate ad una abbondante quantità di sapiente lavoro umano svolto attraverso i secoli. Abbiamo di fronte un “museo diffuso”, insieme di luoghi, situazioni, eventi, saperi e pratiche che si ritrovano anche nel modo di essere e di fare della gente. Gli argini del canale della Chiana, dei torrenti Esse e Leprone, la strada sul crinale delle colline che dall’incrocio di Badicorte porta ai Boschi Salviati, sono l'ideale per passeggiate ecologiche (soprattutto per l’”ecologia della mente”). Facilmente lungo i corsi d’acqua, s'incontrano le gallinelle acquatiche e l'airone cinerino, mentre in collina le macchie di bosco e le colture di vite e di olivo si affollano davanti ai nostri occhi. Dappertutto i colori - a seconda delle stagioni – sono quelli rilassanti del grano verde in primavera, l’oro e il giallo corroboranti del grano maturo e dei girasoli in estate, d'autunno e in inverno il marrone caldo e il bruno della terra arata ci fanno scivolare in una piacevole malinconia omeopatica e ci inducono alla meditazione. Mescolati insieme a quelli delle opere di Bartolomeo della Gatta e di altri artisti toscani, conservate in questo territorio, ci fanno sperimentare una tonica e salutare cromoterapia.
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1 review
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02-01-2017
Ottima applicazione, interessanti percorsi su questa parte di Valdichiana non molto conosciuta
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