Audio tour Terrazza di Porta Uzeda
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Vi trovate in uno dei luoghi più panoramici di Catania, la terrazza di Porta Uzeda.
Intitolata al viceré spagnolo Giovanni Francesco duca di Uzeda, la porta fu aperta creando un varco nelle vecchie mura della città nel 1696, dopo il terremoto del 1693, chiudendo scenograficamente a Sud Piazza Duomo e la lunga via che conduce all’Etna.
Quella che oggi è nota come via Etnea, allora si chiamava via Uzeda.
La porta unisce tramite un corridoio interno l’ex Seminario con il Palazzo dei Chierici.
Il sistema difensivo della città di Catania fra 1300 e 1400 era caratterizzato da mura e torri.
Dal 1547, sotto l’imperatore Carlo V, il circuito murario fu rinnovato, ampliando e inglobando le fortificazioni esistenti, per proteggere la città da attacchi da terra e soprattutto dal mare, allora infestato dai pirati saraceni. Sulle mura, ultimate in un secolo, si aprivano 7 porte e 11 bastioni. Alcune garitte di guardia e segnalazione poste sulla linea di costa completavano le difese.
Il circuito delle mura, danneggiato dall’eruzione lavica del 1669, dal terremoto del 1693 e dagli interventi urbanistici successivi, è oggi conservato nelle antiche carte della città e in pochi tratti visibili: una sola porta, qualche bastione e due garitte.
La porzione sopravvissuta delle mura si trova alle spalle della Cattedrale e di Porta Uzeda, su via Dusmet. Sui possenti baluardi rivestiti di blocchi lavici, dopo il terremoto del 1693, furono costruiti alcuni palazzi come quelli dell’Arcivescovado e del principe Biscari, che ne preservarono la struttura creando una quinta scenografica, suggestiva per chi veniva dal mare.
L’unica porta rimasta, delle sette presenti, è la Porta di Carlo V alla Pescheria, luogo di grande suggestione perché vi si svolge il mercato del pesce.
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