Audio tour Esplorando le meraviglie naturalistiche di Balestrate
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Update Required To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.Balestrate si è sviluppata su quattro promontori, conformanti quattro calette che da est verso ovest erano Cala del Capone, Scaro Vecchio, Scaro dei Pescatori e caletta delle Grotte.
Le calette erano dotate di spiaggia poco profonda ma utile per consentire ai pescatori, per secoli, il riparo a terra delle loro imbarcazioni e ai mercanti di imbarcare le mercanzie. Un sistema di scogli dava continuità alle ali laterali delle calette, servite da ripidi viottoli che consentivano di superare il dislivello tra la spiaggia e il pianoro sovrastante, sede delle strutture abitative.
La Cala del Capone e lo Scaro vecchio sono stati inglobati nei recenti lavori di costruzione del porto. La falesia dello Scaro dei Pescatori e l’habitat marino antistante sono descritti, nella loro straordinaria bellezza, nella sezione Territorio e attrazioni turistiche.
Pertanto, Balestrate, sotto il profilo della fruizione turistica del litorale, gode di una posizione privilegiata perché la zona antistante il centro abitato ospita il porto e le calette, mentre lateralmente si aprono le spiagge di est e di ovest, bellissime e con sabbia dorata.
La spiaggia est si spinge per circa due chilometri sin oltre la foce del fiume Iato, mentre quella ovest per circa otto chilometri verso il comune di Castellammare del Golfo.
Una peculiarità del litorale sabbioso è che nei tratti prossimi alla foce del fiume Iato e in quelli tra Balestrate e Alcamo Marina la spiaggia si continua con un sistema dunale che ospita una caratteristica flora, costituita da una vegetazione adattata a crescere nella sabbia e di cui sono descritte diverse varietà e tra tutte soprattutto il Pancratium maritimum o giglio di mare.
l giglio germoglia da un bulbo in primavera e fiorisce nei mesi estivi. I fiori sono bianchi e così delicati e stilizzati da sembrare che la natura li avesse rifiniti con un minuscolo cesello: una piccola campana bianca centrale e sfrangiata è circondata da sei eleganti petali lanceolati, bianchi. I fiori esitano in capsule trilobate che contengono uno spicchio di materiale nero che ingloba i semi. Saranno il vento e il mare a disseminare i leggerissimi semi del giglio in altri lidi anche lontani.
Tale sistema dunale è in parte ancora presente e in parte è stato fissato dalla piantumazione di un boschetto di conifere ed eucalipti, tra Balestrate e Alcamo Marina, eseguita a inizio Novecento per evitare l’insabbiamento dei binari della ferrovia che l’attraversava. Per salvaguardarne le peculiarità, 107 ettari di territorio, tra il vallone Forgitella e la contrada Le Macchie, sono stati inclusi tra i Sites of Community Importance (SCI) and for Special Areas of Conservation (SAC).
La spiaggia nei pressi della foce del torrente Finocchio il litorale è caratteristicamente ciottoloso. La larghezza delle spiagge varia nei diversi tratti e la sabbia è bionda e a granulometria molto fine e nel periodo estivo ne viene curata la pulizia giornaliera.
Il mare ha un colore turchese e il fondale degrada dolcemente verso il largo. Luoghi suggestivi che propiziano momenti di piacevole relax per gli adulti e per i bambini che sulla riva e sul soffice arenile trovano mille opportunità per giocare e gioire. Il sole siciliano e il cielo azzurro completano l’offerta che la natura rende disponibile.
A seconda delle preferenze dei frequentatori, è possibile accedere nei tratti di spiaggia libera o in quelli di spiaggia attrezzata, la cui presenza ha consentito un’offerta turistica qualificata, nel rispetto dell’ambiente e rendendo disponibili aree ricreative confortevoli, con piacevoli momenti di intrattenimento, anche serale.
Il porto e i servizi offerti consentono, con le escursioni in mare, di vivere emozioni uniche.
Le nostre spiagge hanno un fascino particolare anche nelle stagioni autunno-inverno-primavera, quando l’assenza o la riduzione dei rumori di fondo consente di ascoltare il dolce brusio del mare, portandoci in una dimensione quasi colloquiale con esso.
Testo e audioguida a cura di Salvatore Campo
- 1 Il litorale balestratese
- 2 L'evoluzione millenaria della falesia di Balestrate
- 3 La falesia: aspetti geologici e paleontologici
- 4 La falesia di Balestrate, un tesoro di storia da scoprire
- 5 L'incredibile habitat marino dell'antico scaro
- 6 Cala dei Pescatori "U scaru" - Balestrate
- 7 La tonnara di Sicciara
- 8 La pesca sportiva a Balestrate
- 9 Le vie del vino di Balestrate
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Le calette erano dotate di spiaggia poco profonda ma utile per consentire ai pescatori, per secoli, il riparo a terra delle loro imbarcazioni e ai mercanti di imbarcare le mercanzie. Un sistema di scogli dava continuità alle ali laterali delle calette, servite da ripidi viottoli che consentivano di superare il dislivello tra la spiaggia e il pianoro sovrastante, sede delle strutture abitative.
La Cala del Capone e lo Scaro vecchio sono stati inglobati nei recenti lavori di costruzione del porto. La falesia dello Scaro dei Pescatori e l’habitat marino antistante sono descritti, nella loro straordinaria bellezza, nella sezione Territorio e attrazioni turistiche.
Pertanto, Balestrate, sotto il profilo della fruizione turistica del litorale, gode di una posizione privilegiata perché la zona antistante il centro abitato ospita il porto e le calette, mentre lateralmente si aprono le spiagge di est e di ovest, bellissime e con sabbia dorata.
La spiaggia est si spinge per circa due chilometri sin oltre la foce del fiume Iato, mentre quella ovest per circa otto chilometri verso il comune di Castellammare del Golfo.
Una peculiarità del litorale sabbioso è che nei tratti prossimi alla foce del fiume Iato e in quelli tra Balestrate e Alcamo Marina la spiaggia si continua con un sistema dunale che ospita una caratteristica flora, costituita da una vegetazione adattata a crescere nella sabbia e di cui sono descritte diverse varietà e tra tutte soprattutto il Pancratium maritimum o giglio di mare.
l giglio germoglia da un bulbo in primavera e fiorisce nei mesi estivi. I fiori sono bianchi e così delicati e stilizzati da sembrare che la natura li avesse rifiniti con un minuscolo cesello: una piccola campana bianca centrale e sfrangiata è circondata da sei eleganti petali lanceolati, bianchi. I fiori esitano in capsule trilobate che contengono uno spicchio di materiale nero che ingloba i semi. Saranno il vento e il mare a disseminare i leggerissimi semi del giglio in altri lidi anche lontani.
Tale sistema dunale è in parte ancora presente e in parte è stato fissato dalla piantumazione di un boschetto di conifere ed eucalipti, tra Balestrate e Alcamo Marina, eseguita a inizio Novecento per evitare l’insabbiamento dei binari della ferrovia che l’attraversava. Per salvaguardarne le peculiarità, 107 ettari di territorio, tra il vallone Forgitella e la contrada Le Macchie, sono stati inclusi tra i Sites of Community Importance (SCI) and for Special Areas of Conservation (SAC).
La spiaggia nei pressi della foce del torrente Finocchio il litorale è caratteristicamente ciottoloso. La larghezza delle spiagge varia nei diversi tratti e la sabbia è bionda e a granulometria molto fine e nel periodo estivo ne viene curata la pulizia giornaliera.
Il mare ha un colore turchese e il fondale degrada dolcemente verso il largo. Luoghi suggestivi che propiziano momenti di piacevole relax per gli adulti e per i bambini che sulla riva e sul soffice arenile trovano mille opportunità per giocare e gioire. Il sole siciliano e il cielo azzurro completano l’offerta che la natura rende disponibile.
A seconda delle preferenze dei frequentatori, è possibile accedere nei tratti di spiaggia libera o in quelli di spiaggia attrezzata, la cui presenza ha consentito un’offerta turistica qualificata, nel rispetto dell’ambiente e rendendo disponibili aree ricreative confortevoli, con piacevoli momenti di intrattenimento, anche serale.
Il porto e i servizi offerti consentono, con le escursioni in mare, di vivere emozioni uniche.
Le nostre spiagge hanno un fascino particolare anche nelle stagioni autunno-inverno-primavera, quando l’assenza o la riduzione dei rumori di fondo consente di ascoltare il dolce brusio del mare, portandoci in una dimensione quasi colloquiale con esso.
Testo e audioguida a cura di Salvatore Campo
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